L'importanza della lavastraccia per realizzare una vera eco-moda

Capita spesso nella Storia che una rivoluzione tecnologica generi un mutamento culturale consistente. Prendiamo la macchina a vapore: diversi storici descrivono l’avvento di questa tecnologia rivoluzionaria come uno dei principali motivi per cui è stata abolita la schiavitù, rendendo gli esseri umani uguali e di pari importanza di fronte alla legge. Per questo non si può parlare della straordinaria rivoluzione dell’eco-comoda a cui stiamo assistendo in questi anni senza parlare della lavastraccia.

Perché è così importante? Come può una macchina apparentemente umile e dal funzionamento piuttosto semplice essere così decisiva?

Vedremo come proprio da questa tecnologia prende l’avvio un cambiamento sociale profondo che ci conduce a una nuova mentalità del riciclo e del riuso dei vestiti vecchi nel settore tessile. Vediamo quindi come funziona questo macchinario.

Che cos’è la lavastraccia o “lavaggione”

La macchina detta lavastraccia è fondamentale per ottenere la lana rigenerata o lana meccanica, il core business di noi di Comistra. La tecnologia che vi sta alla base consente infatti di lavare e sfibrare vecchi abiti, pezze, ritagli di confezione di abiti e altri sottoprodotti dell’industria della lana. Tutti questi tessuti vengono sfilacciati fino a formare una massa di fibra di lana, pronta per continuare il suo processo di riciclo che la porterà a diventare un filato completamente nuovo.

Tecnicamente parlando, la lavastraccia è un macchinario con canale cilindrico a ciclo chiuso, dove i tessuti vecchi vengono immersi in acqua e poi mandati verso una serie di cilindri di due tipi diversi: da un lato, presentano sul tamburo delle punte affilate, dall’altro delle guarnizioni con denti di sega.

Immaginiamo ora gli stracci che vengono sottoposti alla duplice azione, a due velocità diverse, di questi due tipi di cilindri. Le fibre si aprono letteralmente, sciogliendosi dalle precedenti trame. Il ruolo dell’acqua è fondamentale nella lavastraccia: solo l’acqua infatti è in grado di garantire che le fibre scorrano nel migliore dei modi e rimangano integre per consentire un materiale rigenerato lungo, quindi di qualità.

Macchina olandese, “nonna” della lavastraccia

La lavastraccia è un macchinario che in una certa parte deriva dalla macchina Olandese, ideata nel XVII secolo nell’ambito della produzione di carta a partire da vecchi stracci. La macchina olandese o “cilindro olandese” era costituita da una vasca di cemento o pietra divisa da un setto mediano, dove venivano messi a mollo e trattati i vecchi stracci di cotone per dare origine a fibre di carta.

Lavastraccia vs sfilacciatura a secco

Nel processo di rigenerazione della lana potresti aver sentito parlare anche della sfilacciatura a secco. Si tratta di un’azione analoga a quella della lavastraccia, ma come suggerisce il nome non viene aggiunta acqua; in genere la lavastraccia consente alle fibre di lana di rimanere più integre e lunghe.

Qualità finale dei tessuti: la scelta di Comistra

La lana meccanica ottenuta con una lavastraccia consente di avere un filato omogeneo, lucido e con fibra più lunga rispetto alla sfilacciatura a secco. In sostanza, parliamo di una durata e di una qualità di gran lunga superiori.

Potrebbe sembrare un dettaglio meramente tecnico, ma per noi di Comistra rappresenta una vera e propria scelta di campo: crediamo fermamente che non possa essere concepita una eco-moda di successo, senza garantire una ottima qualità del prodotto finale nel processo di riciclo della lana.

Inoltre, produrre un capo di lana destinato a durare nel tempo è il nostro modo di combattere l’immane spreco del fast fashion e della mentalità di consumo rapido e smodato di prodotti scadenti, che di norma vengono rimpiazzati alla stagione successiva.

Comistra vuole fare la differenza anche con le tecnologie che usa, incentivando un cambiamento culturale: l’eco-moda che immaginiamo è vantaggiosa, offre capi di ottima qualità, e si oppone a un compulsivo compra-e-butta.

Per questo la lavastraccia è per noi così importante: non solo una tecnologia, ma anche la spinta verso un cambiamento culturale.